Senso unico sul corso

E' tutto nelle parole del vicesindaco Monica Zilioli, il programma per il PDL lonatese su corso Garibaldi:
"C'è un progetto definitivo che andremo ad illustrare alla popolazione, sarà il primo progetto appaltato, anche perché collegato ad un contributo a fondo perduto, pertanto sarà un progetto che decollerà alla svelta".

Il corso di Lonato è sempre stato a doppio senso, tranne che negli ultimi cinque anni, quando è arrivata la giunta Bocchio che ha deciso che il centro sarebbe dovuto essere a senso unico.

Da questa decisione, nel tempo, sono scaturiti prima risentimenti degli abitanti del centro storico che si sono visti sommergere dal traffico del centro, poi degli automobilisti che nel tempo hanno perso la possibilità di percorrere alcune strade.

Secondo il vicesindaco Zilioli, il senso unico "diventa una necessità perché è l'unico sistema per mettere in sicurezza il pedone. Ricordiamo per mettere in sicurezza il pedone sarà necessario allargare i marciapiedi, o comunque dare uno spazio adeguato per la mamma col passeggino, il disabile e quanti altri intendono comunque recarsi nei negozi".

Sono due le cose strane: la prima, è che gli argomenti usati dall'amministrazione uscente per pubblicizzare il senso unico di corso Garibaldi sono gli stessi che a suo tempo usai io stesso per contestare la scelta del marciapiede in via Montebello; la seconda cosa strana è che in questi giorni l'amministrazione Bocchio ha distribuito dei questionari ai negozianti del centro storico, chiedendo loro un parere sull'opportunità di riaprire la strada a doppio senso.

ViviAmo Lonato, la lista che candida a sindaco Stefano Pirola, fa notare come il questionario sia stato posto ai commercianti che hanno il negozio direttamente sul corso, dal momento che la loro scelta è scontata; al contrario, non è stata data la possibilità a tutti gli abitanti di Lonato, o per lo meno del centro storico, di esprimere la propria opinione.

Riassumento, Bocchio distribuisce questionari per avere un parere su un progetto già deciso e finanziato da altri enti, e li distribuisce soltanto a chi preferisce il centro storico a senso unico, falsando così il risultato del sondaggio.