venerdì 19 marzo 2010

Lacrime di fuoco

Lacrime di fuoco - Vincoli di sangue, l'ultimo libro di Elena Bertoli, monteclarense, e Dory Capuani, di Civitavecchia, sarà presentato questo pomeriggio alle 17:30 a Roma.

Le due autrici, che si sono conosciute e collaborano attraverso internet, hanno pubblicato una serie di racconti dal titolo “Oltre”, edito da Rupe mutevole edizioni. Tra i successi della coppia, il romanzo "Jura", vincitore del premio letterario Arte e città amica Torino 2009.

Il romanzo è una saga ricca di accadimenti storici che si snodano tra inquisizione ed eresia, dove i rapporti umani e i vincoli consanguinei sono armi nelle mani del potere a discapito della giustizia. L'introduzione è dell'esentese Alessandro Casarotto (QUI).


Sinossi del libro:
Nel corso della storia la follia si è spesso legata al potere in modi sempre nuovi e sconvolgenti e ciò è paradossalmente avvenuto attraverso strumenti politici e istituzionali che hanno contribuito a rendere socialmente accettabile ciò che sarebbe stato moralmente riprovevole.
Lacrime di fuoco-Vincoli di sangue esplora queste dinamiche sociali e psicologiche proponendo un quadro narrativo immaginario che scardina le vicende da una stringente ricostruzione storiografica, ma proprio per questo le eleva al al di là dell’avvenimento preso nel suo irripetibile accadere.
Il romanzo è ambientato nella Roma del XVI secolo, in concomitanza con l’istituzione da parte di papa Paolo III della Congregazione della Romana e Universale Inquisizione, detta allora del Santo Uffizio. L’affidamento delle massime responsabilità di giudizio in materia di fede a un collegio vescovile è qui solo lo spunto che ci porta a immaginare un complesso gioco di ruoli all’interno di una nobile famiglia romana, in cui le trame di potere si legano in maniera indissolubile alla natura ambigua e ieratica del rampollo: Tancredi Alberici.
Sarà proprio quest’ultimo, visto da tutti come esempio di fede e giustizia, a guidare un processo inquisitorio nel tranquillo monastero di San Clemente, nei pressi di Ariccia; luogo dove l’arcivescovo avrà il piacere di ritrovare il fratello minore Gabriele, dedito alla vita monastica e allo studio dei testi antichi.
Lo spirito candido di Gabriele, animato da una fede pura e sincera, rappresenta l’adeguato contrappunto alla figura imperiosa di Tancredi nella quale l’anelito d’onnipotenza costituirà solo l’elemento più visibile di una personalità torbida e sanguinaria.
Come in una partita a scacchi ben orchestrata, le pedine sembrano muoversi in maniera organica sul tavolo da gioco, ma non sempre risulta chiaro individuare gli autori delle mosse e il fine ultimo delle stesse.
In questo contesto conosciamo Anita Alberici, sorella dei personaggi principali, che si fa travolgere inconsapevolmente in una delicata trama di potere. Oltre a lei, avranno un ruolo fondamentale il priore del convento di san Clemente, padre Germano, il primo inquisitore nonché braccio destro di Tancredi, Augusto Sommariva. Figura in secondo piano, ma non per questo meno importante, il secondo inquisitore: Ferdinando Pian della Torre.
Gli esiti di questa operazione non saranno per nulla scontati.


Il libro è acquistabile su internet, QUI.

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