La regione Lombardia vuole permettere la costruzione di un centro di recupero dell'amianto a Montichiari, in zona "Fascia d'oro" (QUI). Ma a Montichiari l'amianto non lo vogliono.
E' questa la posizione che è emersa dal consiglio comunale che si è svolto il 24 febbraio 2010, quando la giunta al completo ha condannato la decisione della Lombardia, scelta che la regione definisce strategica: così facendo, toglie alla popolazione il diritto di opporsi all'impianto. La Regione ha definito Montichiari come una zona vocata allo smaltimento dei rifiuti.
L'effetto del consiglio comunale è stata la partenza di una delegazione di consiglieri, compreso il sindaco Zanola, alla volta del palazzo della regione, a Milano, per consegnare al governatore Formigoni una diffida dall'autorizzare nuove discariche, contenente una relazione dell'ARPA (Agenzia Regionale Protezione Ambientale), una relazione di Legambiente e la mozione del consiglio comunale.
A Montichiari sono diversi gli impianti di smaltimento proposti dalla regione:
* Bernardelli inerti;
* Gedit;
* Ecoeternit;
* Aspireco.
Queste sono le statistiche, espresse in metri cubi di rifiuti per abitante:
* a Lonato, 24 metri cubi;
* a Rezzato, 69 metri cubi;
* a Castenedolo, 91 metri cubi;
* a Ghedi, 100 metri cubi;
* a Calcinato, 396 metri cubi;
* a Montichiari, 615 metri cubi.
Il centro abitato lonatese più vicino alla zona in cui si vorrebbe costruire questo centro di recupero dell'amianto, che porta con sé numerosi rischi per la salute pubblica, si trova a 8 km in linea d'aria: è Campagna.
sabato 27 febbraio 2010
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