«Ho avuto notizia dall'ingegnere della mia società che in un albergo di San Felice ci sono stati casi di dissenteria; altro non so, restiamo in attesa dei risultati delle analisi». Questo il commento del sindaco di Lonato, Mario Bocchio, nonché presidente della municipalizzata GardaUno, gestore dell'acquedotto di San Felice.
Le analogie con il caso dell'estate scorsa, quando dai rubinetti uscì acqua inquinata da alcuni microrganismi patogeni che hanno provocato problemi di salute a circa 2'000 persone, sarebbero diverse. In quel frangente, fu proprio l'acquedotto ad essere messo sotto accusa, per via della scarsa manutenzione, quando non totalmente inesistente. Per quel caso, proprio Bocchio è tra gli indagati dalla procura per negligenza, imperizia, imprudenza ed inosservanza delle norme (QUI).
Da domenica scorsa 11 aprile 2010, a meno di un anno di distanza, il fenomeno si sta ripetendo, anche se su scala ridotta: sarebbero infatti una trentina, tra abitanti e turisti, a soffrire di dissenteria. La prudenza è d'obbligo, visto che il numero di casi è basso; si attendono i risultati delle analisi dell'ASL, che tardano ad arrivare.
Intanto, a Lonato i dati pubblici sulla qualità delle acque sono ancora fermi a dicembre 2009.
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