lunedì 26 luglio 2010

Consiglio comunale

Nonostante non vi sia traccia dell'avviso sul sito, il 29 luglio 2010 alle ore 18:00 presso il palazzo comunale ci sarà il terzo Consiglio Comunale del post elezioni.

L'annuncio segue di pochi giorni il comunicato stampa diramato il 19 luglio dalla principale lista di opposizione del comune, ViviAmo Lonato, di cui riporto il testo integrale.

Sono passati quattro mesi dalla riconferma del Sindaco Bocchio e a Lonato del Garda ancora nulla si muove.
Sono stati convocati fino ad ora solo due Consigli comunali, di scarsa rilevanza, ed uno è stato promesso prima della fine di luglio, ma ad oggi ancora non è convocato.
Sempre più cittadini ci fermano per strada, chiedendo cosa sta succedendo in Comune.
E la risposta è sempre quella: "NULLA". A parte la delibera di giunta per l'approvazione del progetto di Corso Garibaldi, che malgrado le promesse, è stato fatto senza che fosse presentato a nessuno, niente è dato a sapere.
O meglio, quel "NULLA" rende sempre più concreta la sensazione, sempre più diffusa, che questo immobilismo sia dovuto a forti tensioni dentro la maggioranza, che di fatto bloccano l’azione di governo di Lonato.
Deve ancora essere eletto il nuovo presidente della casa di riposo, devono essere nominate le commissioni, devono essere affrontati i molti problemi del nostro Comune, ma nulla è stato fatto.
E’ stato approvato prima delle elezioni, in fretta e furia, il Piano di Governo del Territorio, che ha reso edificabili 800000 mq di terreno, facendo favori a molte persone, ma di fatto non è ancora operativo e non è ancora stato pubblicato e ad oggi ancora non si sa quando ciò avverrà.
Ci sono frazioni come Sedena, che in campagna elettorale hanno visto cominciare lavori, che ora sono fermi fa mesi.
La nuova scuola materna, nell’area Busi, è in una landa desolata.
Come Viviamo Lonato siamo seriamente preoccupati, in quanto questo immobilismo di certo non può giovare alla cittadinanza, ci auspichiamo quindi che il dibattito politico possa finalmente cominciare e che sia concessa alle forze di opposizione, che rappresentano il 45 per cento dei cittadini, di esercitare il loro diritto nella sede deputata a farlo, il Consiglio Comunale.

Nessun commento:

Posta un commento