C'è anche il
sito di Lavagnone, tra i 25 siti palafitticoli italiani candidati a diventare patrimonio dell'umanità dell'UNESCO (
United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization). Ne da annuncio l'associazione lonatese
La Polada sul proprio sito (
QUI).

Il
progetto di candidatura transnazionale di più di 200 insediamenti palafitticoli ha avuto inizio grazie alla Svizzera, alla quale si sono aggregati poi la Francia, la Germania, l'Austria, l'Italia e la Slovenia; per l'Italia, le regioni interessate sono la Lombardia, il Veneto, il Piemonte, il Friuli Venezia Giulia, ed il Trentino Alto Adige. Nella zona del Garda bresciano, tra i candidati abbiamo:
* Polpenazze, con il sito del
Lucone;
* Manerba, con la palafitta di
San Sivino;
* Desenzano e Lonato per il sito di
Lavagnone (e
Polada).
La
decisione definitiva da parte del
Comitato del Patrimonio Mondiale è attesa per il 2011, quando sarà data o respinta la richiesta di protezione de "
I siti palafitticoli preistorici dell'arco alpino".
Si ricordi sempre bene, soprattutto chi è di Desenzano, che il Lavagnone è anche di Lonato e non solo di Desenzano come qualche corrispondente di giornali vorrebbe far credere
RispondiEliminaDesenzano ne ha già abbastanza e questo abbastanza in questi momento è anche abbondante, sta tracimando.L'Italia è deve essere unita, ma il Territorio( come amano dire leghisti della prima e della recente ora) dice che il Lavagnone è ANCHE di Lonato.
L'amministrazione di Lonato ha inviato un funzionario( seppure alto) ed il sig. Scalvini ( Polada, bravo privato cittadino) alla riunione di Milano. L'assessore competente dov'era?
RispondiEliminaNon c'è un'assessore competente perchè non c'è l'assessorato alla Cultura e neanche quello al Turismo!
RispondiEliminaOLE'!
Non c'è un assessore competente perchè non c'è ne assessorato alla Cultura ne assessorato al Turismo!
RispondiEliminaOLE'!