giovedì 13 maggio 2010

Il Lavagnone patrimonio dell'umanità?

C'è anche il sito di Lavagnone, tra i 25 siti palafitticoli italiani candidati a diventare patrimonio dell'umanità dell'UNESCO (United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization). Ne da annuncio l'associazione lonatese La Polada sul proprio sito (QUI).

Il progetto di candidatura transnazionale di più di 200 insediamenti palafitticoli ha avuto inizio grazie alla Svizzera, alla quale si sono aggregati poi la Francia, la Germania, l'Austria, l'Italia e la Slovenia; per l'Italia, le regioni interessate sono la Lombardia, il Veneto, il Piemonte, il Friuli Venezia Giulia, ed il Trentino Alto Adige. Nella zona del Garda bresciano, tra i candidati abbiamo:
* Polpenazze, con il sito del Lucone;
* Manerba, con la palafitta di San Sivino;
* Desenzano e Lonato per il sito di Lavagnone (e Polada).

La decisione definitiva da parte del Comitato del Patrimonio Mondiale è attesa per il 2011, quando sarà data o respinta la richiesta di protezione de "I siti palafitticoli preistorici dell'arco alpino".

4 commenti:

  1. Si ricordi sempre bene, soprattutto chi è di Desenzano, che il Lavagnone è anche di Lonato e non solo di Desenzano come qualche corrispondente di giornali vorrebbe far credere
    Desenzano ne ha già abbastanza e questo abbastanza in questi momento è anche abbondante, sta tracimando.L'Italia è deve essere unita, ma il Territorio( come amano dire leghisti della prima e della recente ora) dice che il Lavagnone è ANCHE di Lonato.

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  2. L'amministrazione di Lonato ha inviato un funzionario( seppure alto) ed il sig. Scalvini ( Polada, bravo privato cittadino) alla riunione di Milano. L'assessore competente dov'era?

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  3. Non c'è un'assessore competente perchè non c'è l'assessorato alla Cultura e neanche quello al Turismo!
    OLE'!

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  4. Non c'è un assessore competente perchè non c'è ne assessorato alla Cultura ne assessorato al Turismo!
    OLE'!

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