Si è fatto un gran parlare, nei giorni scorsi, della PEC (Posta Elettronica Certificata): una tecnologia tutta italiana che permette di evitare la classica raccomandata, con o senza ricevuta di ritorno, usanto la posta elettronica. La PEC esite oramai da tempo, ma poche settimane fa il governo ha stretto un accordo con Poste Italiane per fornire gratuitamente a tutti gli italiani una casella di posta certificata, con la quale dialogare con l'amministrazione.
La PEC fornita dal governo, però, è gratuita ma chiusa: ogni utente che ha la casella di poste italiane, infatti, può mandare posta a tutti e soli gli indirizzi che terminano con la dicitura @postacertificata.gov.it.
Al comune di Lonato, questo concetto deve essere sfuggito. Infatti, le due caselle di posta elettronica certificata nelle quali mi sono imbattuto sono entrambe incompatibili con quelle del governo, e sono:
* protocollo@pec.comune.lonato.bs.it
* iclonato@pec.scuolelonato.it
Entrambe queste caselle non terminano con la dicitura del governo (il dominio è diverso), e di conseguenza non sono compatibili con il servizio fornito da Poste Italiane, ma possono essere usate soltanto da chi abbia sottoscritto un servizio a pagamento.
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