mercoledì 27 ottobre 2010

Età del ferro e paleolitico

Nuovo appuntamento con il ciclo di conferenze Lonato tra Arte e Storia. Questa sera il relatore sarà Marco Baione, archeologo e curatore del museo di Gavardo, che parlerà dell'epoca paleolitica e dell'età del ferro.

Questa conferenza segue di due settimane la prima (QUI), quando il geologo lonatese Damiano Scalvini ha parlato di come si è formato il bacino del Garda, frutto delle diverse glaciazioni che, nei tempi antichi, modellarono il paesaggio del Garda. Sul sito dell'associazione La Polada (QUI) è possibile scaricare la presentazione usata durante l'incontro.

L'appuntamento è per stasera alle 20:40 presso la sala della musica della biblioteca di Lonato, in Via Zambelli. Sabato pomeriggio seguirà un incontro sul campo, quando ci saranno delle visite guidate alle località Polada e Lavagnone, oltre al museo Rambotti di Desenzano.

6 commenti:

  1. E dai!!!Scrivi che le prime due serate sono state un successone, che c'era tantissima gente e che i relatori sono stati proprio bravi e professionali, che l'Amministrazione ha impegnato bene i suoi soldi. Sarebbe una grande soddisfazione e un incoraggiamento per noi che ci siamo impegnati tanto.
    Ciao Giovanna

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  2. E' vero, è stato un vero successo! Putroppo mi sono dimenticato di fare foto, ne hai una? Così abbiamo la prova provata che non c'era posto dove sedersi (io ero sul davanzale della finestra)!

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  3. In futuro , per locali come questi, di modfeste dimensioni, ci sarà da studiare tante finestre ( nei grossi muri perimetrali) con tanti bei davanzali per sedersi ( non sebza aver prima ben chiusi i serramenti e le imposte )
    A parte gli scherzi, tutto ciò dimostra che la gente, sollecitata con ottimi argomenti e con discorsi chiari, tecnici ma comprensibili, ci sta ed è ansiosa di evadere imparando. Non c'è bisogno di "bunga bunga" o di "nipotine" sveglie ed esotiche per rilassarsi dopo una giornata di lavoro.Un grande bravo agli organizzatori. Qui si dimostra che la collaborazioen tra Comune ed associazioni è possibile. Chi si accapiglia per la Pro Loco mediti !

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  4. La collaborazione tra proloco e comune c'è sempre stata e ci sarà sempre. Ma non per questo non si può dire che la PROLOCO E' AUTONOMA E INDIPENDENTE DALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE.
    Sapendo che ho a che fare con quelli, i cui capi da una parte sono autori e fautori del BUNGA BUNGA, dall'altra si appropriano di strutture pubbliche non di loro proprietà, vedi il caso della scuola di ADRO; preferisco mettere i puntini sulle i e precisare la nostra INDIPENDENZA, sia culturale che economica, per evitare che fagocitino anche la Proloco, come sono abituati a fare con tutto il resto.

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  5. Una pro Loco non può prescindere in toto da una Amm.ne Comunale. Penso che si possa raggiungere una collaborazione ( che non vuol dire dipendenza ) pur mantenendo una certa autonomia. Ad una Pro Loco servono spazi pubblici interni ed esterni, occupazione del suolo pubblico, posa cartelloni, striscioni, distribuzione volantini, servizi pubblici ( pulizia dei siti delle manifestazioni prima e dopo, pubblicità con relative imposte, etc. )
    Quelli che non vedono di buon occhio le istanze independiste e particolariste ,vagheggiano uan completa autonomia da un Comune? NOn credo sia materialmente possibile specie in un piccolo centro come il nostro. Invece una chiara e realistica distribuzione dei compiti, scritta e sottoscritta , per evitare ingerenze od interferenze indebite, può essere possibile dimenticando le polemiche, le preferenze politiche se è vero, come credo sia vero, che i polemisti dicono di amre Lonato ( che non è verde, rossa , o bianca, ma bianco-rosso- verde)
    Ciao, ragazzi, state buoni se potete

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  6. E comunque, agli incontri della Polada e degli Amici della Fondazione non s'è ancora vista la presenza di nessuno della Proloco!!!

    Complimenti per l'interessamento!

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